Il 20 luglio 2021 a Prascorsano, in provincia di Torino, è stata dedicata una via ad un ruvese, Domenico De Palo. Partigiano della VI Divisione Alpina Canavesana di Giustizia e Libertà, De Palo trovò la morte ad appena 21 anni durante un rastrellamento compiuto dai repubblichini. Era stato prima carabiniere, uno dei tanti ragazzi del sud, figlio di emigranti ed emigrante a sua volta, poi sbandato dopo l’8 settembre 1943 e infine partigiano sui monti del Canavese.
Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi c’è un approfondimento che menziona l’iniziativa di ieri e alcune note biografiche su De Palo che ho fornito a Paolo Pinto. In questi mesi si sta sviluppando una densa ricerca sul partigianato ruvese e sull’ampio numero di concittadini detenuti come prigionieri militari nei campi di lavoro del Reich.
È essenziale restituire un pezzo di memoria alla città: la Resistenza non parla solo ai luoghi in cui è stata combattuta, ma parla anche la lingua e i dialetti di migliaia di meridionali che decisero di combattere per la liberazione dal nazifascismo. Grazie a Luca Basso e al sindaco Pasquale Chieco per questo atto significativo che rende onore alla memoria di questo ragazzo ruvese caduto nella lotta di Liberazione.
Le note biografiche sono riportate nell’articolo riprodotto nell’immagine. Tuttavia, l’avanzamento della ricerca ha consentito di ampliare questa biografia della quale sarà dato conto prossimamente.
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